La narrazione del se soggetto è indispensabile. Altrimenti si ricade nell’estetismo fine a se stesso, e nella celebrazione dell’io fotografo. La fotografia per me è uno scritto in relazione tra chi racconta una storia e chi la raccoglie. Un’intervista intima.
È una narrazione senza parole, e questo è il grande mistero della fotografia, del fare fotografia, non dello scattare delle fotografie. Le relazioni segrete che intercorrono tra soggetto e fotografo, tra chi narra con gli sguardi e il corpo e chi questi sguardi e questi gesti raccoglie.
In ordine alfabetico le persone che hanno condiviso con me la loro visione del mondo e del loro essere. I lavori sono ordinati in senso temporale crescente.
Gli ultimi Lavori
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Ana Maria
Un incontro quasi casuale che dimostra però l'interesse nei progetti e nel voler portare avanti una ricerca su di sé. Siamo solo all'inizio del cammino
12 agosto 2024 - Ana Maria - faccio il deserto, e ne esce l'animale che è in me
Con Ana Maria abbiamo lavorato sul rapporto corpo/acqua per un laboratorio teatrale, e questi primi scatti servono come studio per l'eventuale lavoro definitivo
12 - 14 agosto 2024 Come una naiade, con l'acqua e nell'acqua
E anche un piccolo video che si aggiunge alle foto di quel giorno
Anna Amalia
Tramite Emma, amica comune, ci siamo incontrati durante il suo soggiorno in Italia (vive normalmente nel Galles) e abbiamo realizzato tre progetti:
14 giugno 2021 Avena fatua (sul tetto del mondo)
14 giugno 2021 Le mie mani su di me
Con Anna Amalia e Beth questi scatti in coppia, collateralmente al progetto "FOTOsintesi", ancora in corso di definione
16 agosto 2022 Anna & Beth - delving into nature
Blurred bodies meet and melt
No longer our solid selves
Immersed in the natural, we can easily delve
Tuning into what is felt.
Annalisa
Un lavoro di qualche anno fa che trova una rilettura oggi.
Annalisa esce, scoprendo il suo corpo e la sua anima. E come ogni uscita, uscendo si incontra per prima cosa se stessi.
Antonia
Cara amica, andata via troppo presto dai nostri occhi, ma sempre vicina ai nostri cuori. Ricordo sempre la tua voce che mi urlavi... "Dante dove sono le mie foto snudate"... eccole, in questo lavoro dove avevi voluto mettere al centro i segni sul tuo corpo di quello che ti avrebbe poi portato via!
Barbara
Con Barbara ci eravamo incontrati diverse volte, ma solo da poco più di un anno abbiamo cominciato il nostro cammino di ricerca, molto basato sulla natura e sulla sua casa, immersa nell'appennino modenese. Tendiamo però ad andare un giorno al mare
Alla Balorda... "ciao, vedo che ti interessi di fotografia, se vuoi ne parliamo un po' insieme". E ne escono collaborazioni e progetti.
Una lunga chiacchierata nella natura ci fa conoscere. Alle sorgenti solfuree che troviamo sconvolte dalla piena di giugno. Il dolore della natura si mescola al dolore di Cecilia, e il suo racconto si fa sempre più intimo e profondo, tra una sigaretta e l'altra, fino a finire a giocare nell'acqua... fredda va bene, ma che la fa tornare bambina (e torna anche qualche colore)
14 Luglio 2024 Soffro con e nella natura
14 Luglio 2024 E mi racconto...
Cecilia non accetta il proprio corpo e non perde l'occasione di dirlo e mostrarlo. L'unica cosa che le piace: gli occhi!
Poi esce fuori IL soggetto del nostro lavoro, l'abuso, o meglio gli abusi da lei subiti. Il racconto è preciso, fino ad un momento in cui tutto diventava nero, in cui la coscienza si spegneva per proteggere la persona
23 Luglio 2024 - E poi era tutto nero
Lavoriamo con due modalità molto simili, l'autoscatto, intervallato anche dai miei sguardi esterni, e il doppio sguardo. Cecilia pensa sempre a portar via dal suo corpo, a tagliare a strappare via pezzi di se
21 Agosto 2024 - Autoscatti e sguardi
21 Agosto 2024 - Il doppio sguardo
Cecilia affronta una nuova sfida; relazionarsi con se stessa attraverso il vedersi in uno specchio. Vedere se stessa, quel corpo che lei rifugge, nudo. e, approfittando di un mio momento di assenza, qualche foto se le scatta da sola.
Qui il commento che lei stessa scrive su instagram:
"Altro giro, altri scatti. Questa volta sono stata io a proporre l'uso di uno specchio, forse per curiosità o anche per messa alla prova. Buona parte del tempo l'ho passata rannicchiata su me stessa (mia posa classica) per poi aprirmi un po' ma sbirciare allo specchio, guardando per bene quello che vedevo riflesso e cercando, insistentemente, le mie imperfezioni. Il processo è enormemente lungo, ma riesco a vedere una luca fioca che prende il nome di "accettazione". Se avessi passato un terzo del tempo speso ad odiarmi, probabilmente ora starei meglio. Ma si sa, ogni cosa ha il suo tempo. Sono anche dell'idea che, seppur indirettamente, una persona che ha condiviso con me questi anni, abbia aiutato in questo processo di accettazione. Quindi, grazie anche a te. L'ultima foto è la rappresentazione della mia testa in questi giorni, specie ieri, quando ha deciso che era ora di smattare un pochino e farmi capire che devo rallentare. Se un giorno di sole è coperto da qualche nuvola, non significa che il brutto tempo perdurerà in eterno. Basta saper pazientare e respirare a pieni polmoni."
12 Ottobre 2024 - Nuda in uno specchio
Cominciamo il progetto "Scarti" con Clarissa. Il tema che ha scetto è molto impegnativo, essere scarto per motivi sessuali. Facciamo quindi una sessione di conoscenza e prove, e io le chiedo di portare degli oggetti che le sono familiari, a cui da' un senso. Clarissa sceglie uno specchio e una bottiglia. Un altro specchio si aggiunge poi nel lavoro di scatto che facciamo. Qui una selezione delle immagini che Cecilia ed io abbiamo scattato
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1 Gennaio 2025 Studi per "Scarti"
e poi Clarissa chiede a Cecilia di entrare nel gioco, e dai, è proprio vero che passare da fotografo a soggetto è un attimo
1 Gennaio 2025 - Clarissa, Cecilia e uno specchio (non sempre)
Esther
Incontro Esther in uno spettacolo teatrale, e come al solito facciamo due chiacchiere, e cominciamo a pensare di poter lavorare insieme. Poi la pandemia ferma tutto, ma subito dopo cominciamo a costruire percorsi e storie.... Li potete vedere al link qui sotto
Guarda la pagina con i lavori con Esther
Fre
Performer, ginnasta, studentessa... Tutto nasce da una chiacchierata durante una performance teatrale, e ora i lavori cominciano a essere tanti!
Guarda la pagina con i lavori con Francesca
Ho incontrato Gaia diverse volte nei suoi spettacoli di strada, almeno da una decina di anni. Ma è stato solo dopo essere stato a Cà Bigia con Eva e aver fatto delle folli foto, che abbiamo deciso di cominciare un lavoro insieme.
Per ora solo una sessione ma già con diversi temi interessanti.
Le idee per continuare non ci mancano!
Cominciamo lavorando con specchi e maschere
11 Luglio 2024 Foto specchi e maschere
e descrivendomi, ma senza usare le parole.. facile per un mimo!
sperimentiamo infine dei movimenti e delle trasformazioni sulla parete bianca
11 Luglio 2024 alla parete bianca
11 luglio 2024 e pendolando tra elicriso scintilla e brugola mi triplico anche
fino ad arrivare a una quasi Marylin (Perdonaci Andy)
o a pendolare giù da un abbaino
fino a ritrovarmi in una camera oscura, ricordando di quando facevo l'istituto d'arte
Marta è un'artista di teatro fisico, con un'esperienza variegata, e, insieme, cominciamo ad interrogarci sulla fotografia, relazione e rapporto, di idee e di persone, di apparizioni e nascondimenti... siamo appena all'inizio anche se non sembra.
Uscire dalla protezione del telo, riscoprendo se stessi
26 Marzo 2024 Un attimo, appaio e poi scompaio
Movimenti, istintivi, quasi animaleschi che diventano poi una moltiplicazione del se ... nella fantasia del fotografo!
26 Marzo 2024 Movimenti e moltiplicazioni
Autoscatti pensati come una progressione, e un ritornare, mutata, al punto di partenza
Andiamo a tuffarci nella natura delle sorgenti solfuree, proprio poco tempo prima che le piene di questa fine primavera ne cambiassero totalmente l'aspetto
8 Maggio 2024 - Marta, vengo dalla natura, e vi ritorno - Sorgenti solfuree
Scusa, scusa, sono un po' in ritardo, ma ho visto una bellissima lunaria, e non posso proprio fare a meno di andare a raccoglierne un po'...
Incontro Veronica, su richiesta di Donatella Allegro, per realizzare delle immagini per uno spettacolo che stavano mettendo in scena, uno spettacolo sulla violenza nel mondo del teatro, la storia di Veronica appunto. Nasce quindi un progetto in cui cominciamo a lavorare dalla conoscenza reciproca alle immagini che serviranno poi nella messa in scena di "Mai un gesto, mai una parola"
19 Febbraio 2023 i primi lavori
Anche dopo la messa in scena dello spettacolo continuiamo a lavorare insieme sul tema, che così profondamente ha segnato la vita di Veronica. In questa pagina alcuni percorsi sviluppati insieme.
Ciao Barbablù, io avevo un sogno, e per raggiungere quel sogno avrei fatto qualsiasi cosa. È bello avere dei sogni, lo sai?
25 Marzo 2023 Mai un gesto mai una parola
Nell’aprile del 2023 giriamo insieme un corto sulla violenza psicologica alla donna, storia vera, che mi fu narrata da un’altra amica. Non abbiamo ancora trovato una strada per diffonderlo, ma intanto mi sembra giunto il momento di renderlo pubblico sul mio sito.
qui alcune foto di scena
23 Aprile 2023 - 17 cm - le foto
Il tetto del mondo... mi sento al di sopra, mi sento libera.
Circondata di aria e natura. Cielo ed erba, il sole e le nuvole
E libera corro: una folle corsa verso la mia libertà.
11 Giugno 2023 - sul tetto del mondo... libera
Il tetto del mondo porta sempre un po' di follia, e neanche Veronica ne è rimasta immune
Andiamo a Castelvetro, giriamo dietro al cimitero, c'è un casolare.
Vedere quel luogo e pensare all'opera di Bettina Rheims "INRI" e prenderne ispirazione è stato un attimo. Veronica ha seguito d'istinto il mio istinto.
Così nasce questo grande piccolo atto performativo
11 giugno 2023 - D'après INRI di Bettina Rheims
Camminavo ascoltando Ummagumma dei Pink Floyd, e arrivato ad a Saucerful of secrets la mia testa è andata subito al lavoro fatto con Veronica qualche giorno prima alle sorgenti solfuree
23 Luglio 2023 Veronica - A saucerful of secrets
Veronica, mi racconta molto della sua vita e delle sue scelte, e mi racconta anche del suo corpo, di come si vede, e di come pensa che gli altri la vedano
e finiamo discutendo di donne, di Carla Lonzi, del suo percorso, e la luce del sottotetto la colpisce in modo particolare
29 Luglio 2024 - di donne, Carla Lonzi e luci