Patrizia ed io arriviamo a Ventotene sull’onda delle “Anime ribelli” Ada Rossi e Ursula Hirschmann, le mogli rispettivamente di Ernesto Rossi e di Eugenio Colorni prima ed Altiero Spinelli poi.
Io debbo cercare immagini di “copertura” per il docufilm omonimo realizzato sul soggetto di Giovanni Taurasi.
E cercando ti imbatti in un’isola che ripropone il sogno europeista del “Manifesto di Ventotene” ma che è anche un luogo dal tempo “rotondo” dove tutto scorre, ma non ti scorre addosso, dove il tempo ha un’altra dimensione, e le persone un’altra relazione.
Abituati al frenetico comunicare con i nostri smartphone, ci rimpossessiamo in poco tempo del… “vediamoci al bar Verde… sai quello in piazza”.
I colori ti trafiggono gli occhi. I racconti della signora Anna che dialogava con Pertini alla farmacia, sono usciti da un altro secolo, i pescatori, i marinai, Attilio che pulisce gli asparagi… tutto portiamo nel cervello e nel cuore.
E ve lo rimandiamo in queste “tante” foto che però mi sembrano raccontare ancora poco di quei tre giorni passati sull’isola.