Gorée, Senegal,
un luogo della memoria dell'umanità. Come dal cancello di Auschwitz, dalla "casa degli schiavi" son passati milioni di neri diretti verso una vita di schiavitù, un futuro negato e, spesso, una morte orribile.
Tutto finito? No. Le migrazioni attuali portano un nuovo "schiavismo" economico.
Come definire altrimenti lo sfruttamento di migranti sottopagati, lasciati a lavori snobbati dai residenti, obbligati a vivere e lavorare in condizioni indegne per un essere umano?
E così, di nuovo futuri negati da barriere alla migrazione, espulsioni, trattenimenti di persone, colpevoli solo di aver lasciato il proprio paese per una vita migliore.
La parte migliore delle nostre società è loro vicina: non a chi delinque, ma a chi con un onesto lavoro vuole dare il proprio contributo alla società in cui vive.